Per inciso è interessante osservare che possiamo riscrivere le relazioni sopra (raccogliendo componenti ∂xj per basi ej o anche ∂xj per ej) come:
Ricordiamo che in generale un vettore T si può definire in funzione delle sue basi ei e delle sue componenti Ti:
Abbiamo visto sopra che se cambiamo riferimento le basi cambiano come ej=(∂xi/∂xj)ei quindi se vogliamo che il vettore T=Tjej resti invariato anche le sue componenti Tj dovranno trasformarsi (in modo inverso):
Calcoliamo ora la derivata del vettore T=Tiei lungo una coordinata xj qualsiasi, questa sarà definita (come derivata di una funzione prodotto):
Nota: si dice derivata covariante perché preserva il carattere di invarianza rispetto alla trasformazione di coordinate (vedi il relativo post).
Si osservi che se le coordinate sono cartesiane, allora le basi non variano in funzione delle coordinate (cioè mantengono sempre stesso modulo e direzione in ogni punto e quindi ∂ei/∂xj=0); in tal caso la derivata si riduce alla classica derivata direzionale (calcolata cioè lungo l'asse coordinato xj):
Tuttavia nel caso più generale di coordinate curvilinee il modulo e la direzione delle basi può variare da punto a punto e quindi il termine ∂ei/∂xj è generalmente diverso da zero*.
Vediamo quindi un esempio riprendendo le coordinate curve polari (r,θ) introdotte nel precedente post e le relative basi (er,eθ) ottenute in funzione delle coordinate cartesiane (ex,ey):
In questo caso particolare i valori dei termini ∂ei/∂xj espressi in funzione di er e eθ sono (con i,j=r,θ):
∂er/∂θ=-sinθex+cosθey=(1/r)eθ
∂eθ/∂r=-sinθex+cosθey=(1/r)eθ
∂eθ/∂θ=-rcosθex-rsinθey=-rer
Perciò le derivate rispetto ad r e θ del vettore T sono (con i=r,θ):
∂T/∂θ=∂(Tiei )/∂θ=(∂Ti/∂θ)ei+Tr(∂er/∂θ)+Tθ(∂eθ/∂θ)
∂T/∂θ=(∂Ti/∂θ)ei+(1/r)Treθ-rTθer.
Si osservi in particolare che se supponiamo che le componenti di T lungo r e θ non variano (cioè se ∂Ti/∂r=0 e ∂Ti/∂θ=0) si ottiene:
∂T/∂θ=(1/r)Treθ-rTθer
Nota: è evidente che il punto r=0 deve essere escluso, infatti qui le coordinate non sono invertibili come richiesto***.
Se infine vogliamo che T venga trasportato parallelamente rispetto alla superficie curva, dovremo annullare la derivata covariante ponendo:
Nota: si osservi che per avere trasporto paralleo le componenti di T devono variare affinché ∂T/∂r e ∂T/∂θ si possano annullare (altrimenti si dovrebbe porre Tr=0 e Tθ=0, vedi sopra il caso con T costante).
(**) Dalle seguenti relazioni tra basi (vedi il precedente post):
er=(∂x/∂r)ex+(∂y/∂r)ey e eθ=(∂x/∂θ)ex+(∂y/∂θ)ey si ottiene derivando
da cui si ha: ∂er/∂θ=eθ/∂r se ∂x/∂r∂θ=∂x/∂θ∂r e ∂y/∂r∂θ=∂y/∂θ∂r (cvd).
[Una ottima esposizione di questi concetti si trova nella Playlist Video di Dermot Green - Queen's University Belfast]