venerdì 21 ottobre 2011

Il principio "immaginario" di causalità

Quando si parla di causalità* tra eventi fisici è naturale porsi la seguente domanda: "Ogniqualvolta si assiste a due eventi A e B in rapida successione, è logico pensare che ci sia una qualche connessione fra i due eventi, e in particolar modo, che l'evento che viene cronologicamente per primo produca il successivo e che quindi l'evento A sia la causa dell'evento B?" (vedi Wikipedia).

In particolare il filosofo scozzese David Hume (1711-1776) esaminò con attenzione il processo fisico di causa ed effetto e si pose la seguente questione: "Con quale procedimento e su quali basi si può desumere B dato l'evento A?".

Sempre seguendo Wikipedia: "L'esempio famoso di Hume è quello della palla da biliardo A lanciata contro un'altra B: per un qualunque osservatore apparirà sempre prima una palla che si scontra con un'altra e poi il mettersi in moto di quest'ultima". Nella sua critica al concetto di causalità "Hume tentò di capire quale fosse il ragionamento che ci fa prevedere il moto di B conoscendo soltanto quello di A".

Secondo Hume ci sono solo due ragionamenti che possono portare a questo nesso causale: uno che possiamo definire a priori e l'altro a posteriori.
Tuttavia "escluse subito un ragionamento a priori, ovvero una inferenza necessaria che ad A fa seguire necessariamente B, in quanto fra due eventi è impossibile ricavare una qualsiasi relazione necessaria".
Ma escluse anche il ragionamento a posteriori poiché "si può solo affermare, in base all'esperienza, che A precede B o che A è molto vicino temporalmente a B ma non si può dedurre niente che leghi indiscutibilmente l'evento A a quello B".

"Il fatto insomma che ad un evento A segua da milioni di anni un evento B non può darci la certezza assoluta che ad A segua sempre B e nulla ci impedisce di pensare che un giorno le cose andranno diversamente e, per esempio, a B segua A" (vedi Wikipedia).

In definitiva il significato fisico del principio di causalità, in mancanza di "un principio di uniformità della natura che si incarichi di mantenere costanti in eterno le leggi della natura", è esclusivamente legato alla nostra pura immaginazione di osservatori!

(*) Questo post è da considerarsi come introduttivo al post "Prima la causa e poi... l'effetto?" dove affronteremo il problema della causalità tra due eventi secondo la teoria della relatività.

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