"In fisica, un monopolo magnetico è una ipotetica particella prevista da alcuni modelli teorici, la cui esistenza non è mai stata verificata sperimentalmente, costituita da un solo polo magnetico e caratterizzata quindi dal possedere una carica magnetica netta".
Ricordiamo infatti che "nel 1931, Paul Dirac suscitò un grande interesse verso queste particelle dimostrando che l'eventuale esistenza dei monopoli magnetici è legata ai fenomeni di quantizzazione della carica elettrica. Inoltre gli interessi moderni della fisica verso questo concetto provengono dalla Teoria della grande unificazione e dalla Teoria delle superstringhe" (vedi Wikipedia).
L'esistenza fisica di questa particolare particella è in effetti limitata al contesto delle teorie che la prevedono: non avendo avuto fino ad oggi un riscontro sperimentale non possiamo certo attribuirle un preciso significato fisico, diretto o indiretto che sia, che possa essere riconosciuto da tutti i fisici come tale, cioè passibile di verifica sperimentale.
Si osservi tuttavia che "nonostante la mancanza di evidenze sperimentali [...] la teoria della grande unificazione e la teoria delle superstringhe predicono l'esistenza di monopoli nell'universo"; per questo motivo si è alla fine supposto che essi siano "troppo massivi per essere generati negli acceleratori di particelle e troppo rari nell'universo per essere osservati dai rivelatori di particelle" (vedi Wikipedia).
Ma i monopoli magnetici potrebbero anche non esistere, questo fatto se fosse provato invaliderebbe le teorie che prevedono i monopoli. Come vedremo nel post "Esperimentare in fisica" ogni buona teoria scientifica deve prevedere almeno un esperimento il cui esito possa invalidare la teoria stessa.
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