"La misura è il processo che permette di conoscere una qualità di un determinato oggetto (ad esempio la lunghezza o la massa) dal punto di vista quantitativo, tramite un'unità di misura, cioè una grandezza standard che, presa N volte, associ un valore univoco alla qualità da misurare.
La branca della fisica che si occupa della misurazione delle grandezze fisiche è chiamata metrologia. Il suo scopo è quello di definire alcune grandezze fisiche indipendenti, dette fondamentali, dalle quali è possibile ricavare tutte le altre (che sono dette derivate), di definire i corretti metodi di misurazione e di costruire i campioni delle unità di misura adottate, in modo da avere un valore standard a cui fare riferimento in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.
Il sistema di unità di misura universalmente accettato dai fisici è il Sistema Internazionale (SI): esso è basato su sette grandezze fondamentali, dalle quali derivano tutte le altre, ovvero:
- il metro (m), per le misure di lunghezza;
- il secondo (s), per gli intervalli di tempo;
- il chilogrammo (kg), per le misure della massa;
- l'ampere (A), per le intensità di corrente;
- il kelvin (K), per le misure di temperatura;
- la mole (mol), per la quantità di sostanza;
- la candela (cd), per l'intensità luminosa".
Tutto ciò significa che quando associamo ad un fenomeno o oggetto fisico una di queste sette grandezze (attraverso una determinata misura), definiamo una sua qualità (ad esempio la lunghezza oppure la massa dell'oggetto) dal punto di vista quantitativo (ad esempio 3 metri oppure 4 chilogrammi).
Possiamo da ciò dedurre che tutto si riduce al significato fisico delle sette grandezze fondamentali prima definite per descrivere in modo completo, dal punto di vista teorico e sperimentale, l'oggetto misurato?
Come possiamo intuire e come vedremo nei prossimi post le cose non sono (quasi) mai così semplici.
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